Da alcuni giorni la striscia di Gaza è nuovamente sotto attacco di Israele, che ha lanciato una nuova operazione militare, “Bordo protettivo”.
Un attacco cruento e ingiustificabile, che ha colpito duramente la popolazione civile, facendo più di 60 vittime e centinaia di feriti, tra cui molte donne e bambini, e ha colpito anche ospedali, in spregio alla Convenzione di Ginevra che considera un atto come questo crimine di guerra.
Riportiamo le parole di Adriana, che ha vissuto e lavorato come cooperante
a Gaza dal 2009 al 2012, e ha presentato da noi la mostra fotografica Karama,
Dignità sotto Assedio (http://adrianazega.wix.com/adrianazega#!reportage-buffer-zone/c1377).
Vi chiediamo di far girare fra i vostri contatti quante più informazioni potete su quello che sta accadendo a Gaza.

 

Sto sentendo amici e conoscenti a Gaza. Gli unici italiani dentro adesso sono Meri Calvelli e Michele Giorgio.

Parlo con amici gazawi. Un amico di Beit Hanoun (città nella Striscia di Gaza) mi ha appena detto che suo cognato è morto, nel bombardamento di casa sua. 
La situazione è quella della guerra del novembre 2012 e prima ancora di Piombo Fuso nel 2009. Bombe che cadono incessantemente. Strade deserte, tutti chiusi in casa sperando che le quattro mura intorno proteggano dai frammenti delle bombe, e dalle macerie che schizzano impazzite dopo un bombardamento.
Le case che tremano come ci fosse il terremoto, i vetri delle finestre che saltano (meglio toglierle direttamente).
Non si dorme più, nel cielo il ronzio costante dei droni, degli apache, dei caccia F16 fa venire il mal di testa e i boati delle bombe scuotono anche le budella. Si sta allerta, a casa propria, non c’è riugio dove scappare.
I bambini vivono un terrore immensamente più grande di quello dei genitori, spesso quando c’è la guerra smettono di mangiare e di parlare (il 50% della popolazione di Gaza ha meno di 15 anni).
Nell’impotenza che mi coglie in questo momento, l’unica cosa utile che mi sento di fare è condividere con voi i siti dove ci si può tenere informati sull’evoluzione dell’ennesima tragedia.
 
Siti palestinesi:
www.nena-news.it/ (in italiano)
www.pchrgaza.org (associazione per i diritti umani di gaza)
http://www.gaza-nso.org/ (è il sito di un sistema di alert chiamato GANSO attivo a gaza, in cui ci sono gli sms pubblicati che notificano su ogni bombardamento e lancio e di razzi  ora per ora )
Siti israeliani:
Se sentite di qualsiasi iniziativa, fate girare per favore.