Erano circa le 7.00 del mattino del 3 ottobre 2013 quando Vito Fiorino, un pescatore di Lampedusa, in mare con la sua imbarcazione, incontrò casualmente un peschereccio che si era accidentalmente ribaltato nelle acque al largo dell’isola, lasciando i passeggeri in balia del mare aperto. Vito si prodiga per salvare quante più persone possibili.

A bordo del peschereccio ribaltato c’erano più di 300 persone che avevano intrapreso uno dei tanti viaggi della speranza partendo dalla Libia. Speranza di una vita migliore, cercando di fuggire da guerre e povertà che condannano migliaia di persone nel continente africano a una quotidianità che di dignitoso non ha nulla.

Antonio Umberto Riccò ha raccolto la testimonianza di Vito Fiorino e ne ha scritto un testo, “Quel mattino a Lampedusa”. Nei nostri spazi con grande piacere ospitiamo la una lettura scenica del testo a cura di Andrea Cataldo, Sabrina Colzani, Alessandro Canali, Itali Sotgiu, Micaela Bernareggi e dello stesso Vito Fiorino.

Una lettura e una storia ancora tristemente di attualità, che vuole essere un messaggio di speranza e ricordare che coloro che spesso vengono chiamati “eroi” in fondo sono persone come tutti e tutte noi, che hanno deciso di non voltarsi dall’altra parte di fronte alle difficoltà (estreme, in questo caso) di altri esseri umani.

L’appuntamento è per venerdì 18 novembre alle 21.00 come sempre alla

Casa in Movimento, via Neruda 5, Cologno Monzese

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